Questa tecnologia consente di adottare un approccio a tutto tondo verso la sostenibilità: un vantaggio sia per l’ambiente che per la redditività delle aziende. In una economia circolare, il valore dei prodotti e dei materiali è mantenuto il più a lungo possibile. Le risorse utilizzate e gli scarti vengono ridotti al minimo, e quando un prodotto raggiunge la fine del suo ciclo di vita, viene modificato per poter essere utilizzato ancora, creando nuovo valore. Questo può portare vantaggi economici sempre maggiori.

 

Le “3 R” dell’additive manufacturing

Reduce

L’additive manufacturing consente un utilizzo di risorse efficiente, nonché permette di evitare i costi incombenti della produzione tradizionale, riducendo il costo dell’energia e dei rifiuti speciali tipici delle fonderie e delle linee di produzione tradizionali.

Stampando pezzi in 3D è possibile realizzare componenti più “green” anche andando a ridurre significativamente il peso e le fasi di assemblaggio necessarie per fabbricare il prodotto finito.

 

Remanufacturing / Re-use

Grazie alla tecnologia Direct Energy Deposition un componente può essere riparato e riutilizzato, allungando il suo ciclo di vita.

L’additive manufacturing permette ai componenti di ritornare alle performance originali, senza la necessità di produrre nuovi pezzi.

 

Recycle

Grazie alla tecnologia Powder Bed Fusion, un componente può essere ottimizzato per il suo utilizzo (ad es. può essere funzionalizzato o alleggerito) e il materiale non utilizzato nel processo di produzione può essere facilmente riciclato.

Questa possibilità consente anche di limitare il numero di materiali in ogni assemblaggio, facilitando così il processo di riciclaggio.

Prima Additive Circular Economy Process

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